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Dal campo

Fiorentina – Juventus 0-0: ci hanno pareggiato

Praticamente ci hanno pareggiato. Di fatto, la squadra di Sarri non ha fatto nulla per vincere, nulla per pareggiare, molto per perdere. A voler vedere il bicchiere mezzo pieno, quello di Firenze è un punto guadagnato.

Solo che siamo la Juve, ed esiste solo il bicchiere pieno.

Il dopo pausa-Nazionali è per noi tragico.

Perdiamo l’uomo più importante dopo appena 2 minuti di gioco, senza trovare nel suo sostituto un vero e proprio sostituto.

Ne perdiamo un altro a fine primo tempo, dopo che comunque l’interdizione e la costruzione sono state appannaggio dei viola.

Douglas Costa e Pjanic, sperando siano assenze temporanee. Del brasiliano proprio non si può fare a meno, mentre il centrocampo è a questo punto l’incognita più inquietante.

La Juve di Firenze non ha mai tirato in porta. Ha verticalizzato solo una volta – lancio di Bentancur per Khedira che quasi trova CR7 solo in aerea – e ha giocato solamente in uno spazio di 15/20 minuti all’interno del primo tempo.

Poco. Con i crampi che hanno costretto Sarri a sostituire Danilo già all’ora di gioco. E gli stessi crampi che hanno fatto sedere De Ligt al minuto 70. Nemmeno negli amatori si assiste a una condizione così precaria. E nonostante i dati che Sarri dice di avere dallo staff medico, questa Juve non corre, e certamente corre meno degli avversari. O comunque corre male.

Corta nei terzini, costretta a rifugiarsi in Cuadrado, praticamente mancano uomini nella mediana capaci di eseguire una transizione veloce e feroce verso l’area avversaria. La quantità di palloni scaraventati indietro verso Bonucci e De Ligt, e poi perfino verso il portiere Tek è quasi scandalosa se si pensa che Sarri è stato preso per giocare un calcio offensivo e veloce, più propositivo davanti dove possiamo vantare un patrimonio tecnico nei nomi di CR7 e Higuain (non criticabili, a mio giudizio), e poi un Dybala in panca e un Bernardeschi opaco.

1 punto guadagnato che però è anche due punti persi, se si considera che questa Fiorentina è apparsa organizzata, ma poco ficcante avanti e permeabile dietro.

Da rivedere. Da lavorare. Martedì c’è l’Atletico, poi altre 5 partite ravvicinate. E sbagliare non conviene più. Perché siamo la Juve, e il bicchiere deve solo e sempre pieno.

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