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Nuovo anno, nuovo gioco?

Inutile dire il contrario di quanto già ampiamente detto appena qualche mese fa: le vittorie ci son piaciute, ma il gioco espresso no. Per nulla.

Ecco perché siamo tutti così curiosi, ma anche ansiosi. Nuovo allenatore, nuovo gioco. Visto che il tasso tecnico non ci mancava e si è ulteriormente alzato in questa sessione di mercato (Rabiot, De Ligt, Ramsey, il rientro di Higuain, il ritorno di Douglas Costa), ci aspettiamo tutti un po’ più di divertimento, senza tralasciare quanto ci ha distinto in questi 8 lunghi anni: il cinismo, la capacità di vincere anche quando il gioco espresso non risultava migliore dell’avversario.

Qui Sarri si gioca parecchio consenso: la capacità di unire il gioco con il risultato, che è uno e soltanto uno alla Juventus, ovvero la vittoria.

Si comincia a Parma, con il primo ballottaggio fra Dybala e Higuain nel ruolo di centravanti. Con un Douglas Costa tutto nuovo nella forma e nello spirito, e un centrocampo dove mancherà ancora Ramsey, ma c’è un Rabiot in più da scoprire.

Abbondanza.

In attesa che quella polmonite ci riporti in panca il Comandante.

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