Stiamo sprecando. Occasioni e punti.
Occasioni di crescita e di miglioramento. Tutte le volte che sembra si facciano passi avanti, poi arrivano spezzoni di partita che fanno nascere cattivi pensieri in testa.
Punti, perché adesso I punti sono troppi. 17 punti per il Milan capo classifica, poi Sassuolo a 15, poi Napoli e Roma a 14. Aggiungete a scelta 4 punti facili tra Crotone, Verona e Lazio e capite cosa abbiamo fin qui sprecato. Perché nessuno ci aspetta, e la classifica è cortissima.
Questa Juve appare leziosa e superficiale, e lo è. Non sa graffiare e ammazzare la preda, anzi la risvegliamo e diventiamo noi stessi preda. Probabilmente delle nostre ansie e dei nostri stessi limiti. Centrocampo senza filtro, e difesa attendista. Manca terribilmente la pressione di De Ligt, mentre questo Bonucci è poca cosa davvero, incapace di dare sostanza a un reparto che in verità ha recuperato un sorprendente Danilo.
Davanti si piacciono, ma non la chiudiamo mai.
E sarebbe non intelligente non notare come fin qui chiunque abbia messo sotto la Juve. Magari per tratti della partita, ma non siamo mai stati realmente padroni del destino di un match. Vecchio difetto del passato che non riusciamo a correggere.
In ogni caso si vedono passi avanti, o almeno diversi, sul piano del gioco e dell’impostazione.
Certo, continuano le sciagurate sostituzioni che ci fanno più male che bene. Se Bernardeschi è una triste garanzia, Dybala speriamo sia stato solo una tragica e unica coincidenza.