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Atteggiamento e fame. Ripartire da qui

Che Pirlo fosse giovane e inesperto questo lo si sapeva fin dall’inizio. Ma non si prevedeva il crollo mentale di una squadra stanca, demotivata e supponente.

Che Pirlo fosse giovane e inesperto questo lo si sapeva fin dall’inizio. Inesperienza confermata durante quest’anno dove però si sono anche intraviste cose buone e idee interessanti per il futuro. Detto questo, non credo che Pirlo sia il maggior indiziato per una stagione disgraziata su cui dirigenza e giocatori hanno le peggiori colpe. Su questo punto occorre che Agnelli & Co. facciano chiarezza e quadrato, perché se bisogna cambiare, bisogna farlo a fine maggio, disposti ad ascoltare qualunque richiesta possa arrivare dal nuovo (o vecchio Allegri, perché non sembrano esserci plastiche alternative a Max).

La squadra è apparsa mentalmente scarica, con le motivazioni assurdamente ridotte al minimo. Inconcepibile visto la portata dei vari risultati: decimo scudetto, Coppa Italia, e accesso ai quarti di Champions (obiettivo minimo). Non solo. La squadra è apparsa svagata, poco cattiva, a tratti indisponente quasi non avessero a cuore questa stagione e questa maglia.

Molte volte supponenti, bisogna riportare la Juve al centro di tutto e mettere da parte egoismi, record personali e affari privati (ogni riferimento a Cristiano Ronaldo e Dybala è assolutamente voluto). Abbiamo davanti agli occhi le sgroppate e le sudate di Chiesa, unico simbolo del DNA bianconero in questa stagione, unico vero simbolo di quei “soldatini” di cui abbiamo tanto bisogno.

Recuperare il DNA bianconero, recuperare fame e ritrovare l’atteggiamento giusto sono operazioni che devono partire dalla dirigenza. Questo Paratici non sembra avere la giusta leadership come ce l’aveva Moggi, tanto per essere chiari. Questo Nedved – così rabbioso in tribuna – non sembra avere effetto sullo spogliatoio. Servono uomini che in questo momento non abbiamo, capaci di tenere a bada tutti e riportare ordine e disciplina.

Infine, occorre pianificare con cura le prossime mosse di mercato. Fare dieta di stipendi lauti e ingiustificati è – per quanto ci riguarda – la prima mossa da fare. I vari Alex Sandro, Bernardeschi e Ramsey (fra gli altri) sono soldi pesanti che stanno producendo solo danni. I vari Chiellini e Bonucci rappresentano inoltre senatori con scarsa influenza (sicuramente vale per Bonucci, meno per Chiellini che però non può più garantire tre partite consecutive).

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