Due punti pesantissimi buttati via. Parte male la seconda avventura di Max Allegri, tradito da alcuni punti di superficialità che la Juventus ha purtroppo allenato in questi ultimi due anni.
Niente occhi da tigre, se non in pochi elementi. Molta sufficienza in alcune giocate e attenzione discontinua durante i match. Tutto ciò che una squadra di vertice non può permettersi. Come se mancasse la voglia. Come se mancassero le motivazioni. Incredibile anche solo pensarlo.
Ma tant’è.
Un Dybala in grande spolvero e il solito utilissimo Cuadrado, con un Bentancur in più non bastano a portare a casa facili 3 punti.
Perché – impossibile raccontarla in altro modo – a un certo punto Tek decide di combinarla grossa. Non una una volta, ma due. Indeciso, per nulla sicuro, ha trasferito queste due pericolose doti all’intero reparto difensivo in tutto il secondo tempo, facendosi gol da solo praticamente in entrambe le occasioni.
Per il resto, un secondo tempo allegriano in cui – in altri tempi – non sarebbe passato uno spillo, ma questa non è la fase difensiva degli altri tempi. Questi sono tempi nuovi dove il centrocampo deve assolutamente trovare equilibrio, e la difesa registrarsi.
E sì che l’avevamo comunque riacciuffata, ma l’attentissima analisi del VAR ha registrato i 18 centimetri di fuorigioco di CR7. Non siamo invece ancora riusciti a vedere un solo replay dell’episodio di Alex Sandro in area, ma pazienza.
Così la mente viaggia al mercato. Perché se a un certo punto – in un desiderio di rinnovamento – Donnarumma Gianluigi si libera a zero (ok le commissioni di Raiola) a 23 anni, tu vai e prendi Donnarumma Gianluigi.
Karma.
E sangue freddo.